Le Uova Fabergé / Uovo di Pietro il Grande

Uovo di Pietro il Grande

L’Uovo di Pietro il Grande è una delle uova imperiali Fabergé realizzate per gli ultimi zar di Russia tra il 1885 e il 1917. L’Uovo di Pietro il Grande fu realizzato da Peter Carl Fabergé nel 1903 per lo Zar Nicola II, che lo donò a sua moglie la Zarina Aleksandra.

Materiali: oro, platino, diamanti, rubini, zaffiri, smalto, bronzo, cristallo di rocca e acquerello su avorio.

Anno: 1903
Cliente: Zar Nicola II
Destinatario: Aleksandra Fëdorovna

Dimensioni
Altezza: 10,80 cm
Diametro: 7,94 cm

Collocazione
Virginia Museum of Fine Arts
Richmond – USA

Storia e descrizione

L’Uovo celebra i 200 anni della fondazione di San Pietroburgo per opera di Pietro il Grande. Fondata nel 1703, San Pietroburgo divenne presto la nuova capitale russa in virtù della sua posizione ad ovest. L’obiettivo di Pietro il Grande era di occidentalizzare la Russia e, di fatti, divenne ben presto un importante centro culturale europeo.

Realizzato il stile Rococò, l’uovo è realizzato in oro rosso, verde e giallo, platino, diamanti taglio rosetta, rubini, zaffiri, smalto, cristallo di rocca e miniature ad acquerello su avorio. Il corpo dell’uovo è coperto di foglie di alloro, rose e giunchi cesellati in oro verde a 14 carati.
Sulla parte superiore vi è una corona smaltata che circonda il monogramma di Nicola II. La parte inferiore dell’uovo è decorato con l’aquila imperiale a due teste, in smalto nero e coronata con due diamanti.
Il guscio d’uovo presenta quattro acquerelli in miniatura dipinti da B. Byalz. I dipinti rappresentano il “prima” e il “dopo” di San Pietroburgo nel 1703 e nel 1903. Il dipinto frontale presenta l’imponente Palazzo d’Inverno, residenza ufficiale di Nicola II duecento anni dopo la fondazione di San Pietroburgo. Sul retro dell’uovo, c’è invece un dipinto della capanna di tronchi che si ritiene sia stata costruita dallo stesso Pietro il Grande, rappresentante della fondazione di San Pietroburgo sulle rive del fiume Neva. Ai lati dell’uovo ci sono i ritratti di Pietro il Grande nel 1703 e di Nicola II nel 1903. Ciascuna delle miniature è ricoperta da cristallo di rocca. Le date 1703 e 1903, lavorate con diamanti, compaiono su entrambi i lati del coperchio sopra i dipinti rispettivamente della capanna di tronchi e del Palazzo d’Inverno.

Dopo il sequestro da parte del Governo provvisorio, l’Uovo di Pietro il Grande rimase all’Antikvariat di Mosca fino al 1930, quando fu venduto all’imprenditore americano Armand Hammer. L’uovo è stato successivamente acquistato da la Vieille Russie, nota galleria di antiquariato a New York. Nel 1944 fu acquistato da Lillian Pratt di Fredericksburg, Virginia e lasciato in eredità al Virginia Museum of Fine Arts nel 1947 dove è tutt’ora esposto in mostra permanente.

Sorpresa

Una volta aperto, un meccanismo interno solleva una miniatura d’oro di 39 m – realizzata da Gerogii Malychevin – della famosa statua Il cavaliere di bronzo dedicata a Pietro Il Grande e situata a San Pietroburgo. La miniatura della statua poggia su una base di zaffiro ed è circondata da una ringhiera d’oro cesellato.