Le Uova Fabergé / Uovo di betulla della Carelia

Uovo d'oro con orologio Fabergé

Uovo di betulla della Carelia

L’Uovo di betulla della Carelia fu il penultimo uovo realizzato dal gioielliere russo Carl Fabergé per conto della famiglia imperiale russa. L’uovo, realizzato nel 1917, avrebbe dovuto essere regalato dallo zar Nicola II alla madre Marija Fëdorovna.

Materiali: oro, betulla della Carelia

Anno: 1917
Cliente: Zar Nicola II
Destinatario: Marija Fëdorovna

Dimensioni
Altezza: 18,3 cm

Collocazione
Museo Fabergé
Baden-Baden, Germania

Descrizione

L’uovo è realizzato con pannelli di betulla Karelian inseriti in una cornice d’oro. Questo rappresenta una deviazione nel design rispetto agli uova precedenti, che erano molto più ornate e dorato. Il cambiamento è stato dovuto alle misure di austerità adottate a seguito della Prima Guerra Mondiale, sia dalla famiglia imperiale russa che dalla Maison Fabergé.

L’Uovo di Betulla è stato l’unico a utilizzare una sostanza organica (legno) come elemento costruttivo primario. La sua “sorpresa” era un elefante meccanico in miniatura, ricoperto di piccoli diamanti taglio rosa, avvolto con una piccola chiave incrostata di gioielli.

L’Uovo non fu mai consegnato alla famiglia imperiale a causa dello scoppio della rivoluzione che obbligò lo zar ad abdicare. La fattura infatti per la prima volta non fu intestata allo “Zar di tutte le Russie” bensì al “Signor Romanov, Nikolai Aleksandrovich”. L’uovo rimase nel palazzo fino a quando non fu saccheggiato a seguito della Rivoluzione d’Ottobre dello stesso anno.

Dopo la Rivoluzione d’Ottobre, l’uovo fu acquisito dal Museo Rumyantsev di Mosca. Scomparve nuovamente dopo la chiusura del museo nel gennaio 1927 e fu dato per perduto. Nel 1999 la pronipote di Fabergé, Tatiana, pubblicò disegni dei progetti per gli Uova di Betulla e Costellazione, ma si supponeva che fossero entrambi incompleti. L’Uovo di Betulla riapparve pubblicamente nel 2001 quando un collezionista privato del Regno Unito, discendente di emigranti russi, lo vendette ad Alexander Ivanov, il collezionista moscovita proprietario del Museo Fabergé a Baden-Baden.

Sorpresa

La sua sorpresa era un elefante meccanico in miniatura, coperto di piccoli diamanti tagliati a rosa, con una piccola chiave tempestata di pietre preziose. Tuttavia la sorpresa non è mai stata ritrovata, probabilmente rubata durante la Rivoluzione.